L’ allestimento teatrale “Le Eterne Maddalene” vuole restituire la possibilita’ di riflettere in maniera dialettica il vissuto delle donne, non come vittime o carnefici di sistemi preesistenti ma come possibilita’ di cambiamento.
Maria di Nazaret, Maria Maddalena, le mistiche , le streghe, le donne che si sono fatte portatrici di saperi, di cambiamenti, sono per noi oggi ancora riferimenti per modificare sguardo e cammino.E’ necessario restituire, pero’, a noi stessi il desiderio di non imprimerle in maniera assoluta nelle pietre del tempo, di non fermarle ad uno sterile racconto di quello che di loro si “conosce”o forse si conosce, ma di viverle come un unica grande voce che dal passato chiede ascolto ad un presente ancora lontano da quei saperi di cui si sono fatte testimoni. Sara’vero che la censura e’ il passato, che i dubbi di quelle donne non appartengono alla nostra generazione, oppure e’ vero che gli uomini sono vittime tanto quanto le donne di una cultura parziale, dei due grandi archetipi a confronto del sacro e del profano .
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Maria di Nazaret sara’una donna qualunque, Maria Maddalena verra’ vestita e spogliata di tutti gli oggetti che dall’ iconografia le sono stati attribuiti per ritornare ad essere uno dei piu’ grandi interrogativi della storia. Si racconteranno in parte Bellezza Orsini, Giovanna D’ Arco, Santa Teresa .
Nella parte incentrata sulla figura di Bellezza Orsini sarà presentata una breve sequenza ispirata al Ballo della Morte, tradizionale ballo pantomimico che viene danzato a Taggia il 22 Luglio, giornata in cui si celebra la Festa della Maddalena. La tradizione coreutica taggese vede due uomini interpretare u masciu (l’uomo) e a Lena (la donna, la Maddalena); nella “citazione” dell’Associazione Asteria saranno due donne a riproporre sulla scena i movimenti di questa danza che si ricollega ad antichi riti precristiani ed alla celebrazione dei cicli della natura