Artò nasce nel 2010. Si contraddistingue per le sue attività legate allo sviluppo dell’autorialità promuovendo attori-autori come anche storie di personaggi dimenticati o non riconosciuti che hanno invece fato parte della storia e che hanno dato contributi importanti. La mission teatrale di Artò quindi, si innesta nelle sue peculiarità sociali e nasce per valorizzare racconti dimenticati e porre attenzione su questioni di spiccato interesse contemporaneo.
Queste sono le funzioni con cui si scelgono i temi da trattare nelle sezioni di variazioni teatrali, alternative teatrali, teatro al femminile, teatro storico, senza dimenticare mai le tre parole chiave che rendono i racconti di Artò suggestivi ed indimenticabili: meraviglia, trasgressione, gioco.
Inoltre gli spettacoli di Artò sono caratterizzati da l’interfacciarsi di competenze, vantando collaboratori del panorama nazionale e internazionale, per creare un’ equipe di lavoro sempre eterogenea e caratterizzata da giovani e da artisti più conosciuti pronti alla sperimentazione.
Il teatro d’autore, in questa nuova forma di scrittura condivisa, si affianca alla rievocazione degli archetipi femminili, come all’insediamento delle tematiche sociali attraverso il desiderio principe di consentire e promuovere il pensiero della differenza trovando nella biografia riflessiva e antropologica, come nell’ analisi del pensiero delle minoranze elementi nuovi di riflessione e denuncia culturale.
Le regie e scritture della compagnia vengono prevalentemente seguite da Silvia Imperi, antropologa, drammaturga e attrice.